Talassemia e Emoglobinopatie. Potenziamento del day hospital
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- Ultima modifica: Martedì, 12 Febbraio 2019 21:04
- Pubblicato: Martedì, 12 Febbraio 2019 21:04
- Scritto da Franchini Roberto
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08 Gennaio 2019 - Articolo di proprietà di Estense.com
Talassemia e Emoglobinopatie. Potenziamento del day hospital
Il centro di Cona si arricchirà anche di una una nuova strumentazione diagnostica con l’acquisizione di una risonanza magnetica nucleare
Novità in vista per il Day Hospital della Talassemia e delle Emoglobinopatie (Dhte) e le novità organizzative che verranno introdotte nel corso di questo nuovo anno.
Dopo il potenziamento dell’organico con l’assegnazione di un medico trasfusionista, il Dhte nel 2018 ha potuto contare su un personale medico composto di due unità a tempo pieno e una a tempo parziale. Entro il mese di gennaio di quest’anno entrerà in organico anche un nuovo medico di medicina interna per potenziare le attività di cura e ricerca abitualmente svolte nel Centro. Al personale medico si affiancano cinque unità di personale infermieristico. In considerazione dell’evoluzione delle caratteristiche dei pazienti e degli standard richiesti per una assistenza di qualità e in vista anche della riallocazione dello stesso day hospital presso il Dipartimento medico sempre nell’ambito del nosocomio cittadino.
Un centro, quello di Ferrara, di riferimento a livello nazionale, vista anche l’alta incidenza di talassemici nella nostra provincia, che nei prossimi mesi si arricchirà anche di una una nuova strumentazione diagnostica con l’acquisizione di una risonanza magnetica nucleare da 1,5 Tesla che consentirà di ampliare la capacità di studio dei depositi di ferro caratteristici della malattia.
Finora il servizio è stato svolto all’interno del Dipartimento di Biotecnologie, Trasfusionale e di Laboratorio. I casi attualmente seguiti sono 241 (di cui 188 in terapia trasfusionale regolare). Ma il Dhte svolge consulenza e attività di cura anche per circa 100 casi all’anno di talassemici provenienti da altri centri italiani.
“Il progredire della ricerca scientifica sulla Talassemia ha consentito l’allungamento della speranza di vita media di chi ne è affetto- spiega la responsabile del Centro, Maria Rita Gamberini-. Infatti se un tempo era prevalentemente una patologia pediatrica, oggi invece abbiamo a che fare nella quasi totalità con pazienti adulti. È fondamentale che il nostro centro riesca a garantire sia la cura che la ricerca scientifica”.
Molto in questi anni è stato fatto anche grazie al supporto dell’Associazione Alt ‘Rino Vullo’. “Siamo felici che la dirigenza dell’ospedale abbia intrapreso questa strada di potenziamento di questa eccellenza medica della città di Ferrara- commenta il presidente dell’Associazione, Valentino Orlando-. La ricerca sta dando sempre più speranze di condurre una vita del tutto normale a coloro i quali oggi ancora nascono con la Talassemia”.
Soddisfazione dei vertici dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria per le novità messe in campo. “Dopo le difficoltà di un paio di anni fa legate ad un problema nel reperimento di sacche per le trasfusioni, il nostro Day Hospital oggi può funzionare a pieno regime anche grazie ad una linea preferenziale di reperimento di sacche di sangue opportunamente trattate per alzare il livello di emoglobina- assicura il dg, Tiziano Carradori-. Le novità organizzative dei prossimi mesi invece daranno ancora più slancio all’attività di ricerca per dare risposte ad una popolazione adulta, e non più pediatrica, di malati”.
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